13/05/2021

L'illuminazione nei luoghi di culto - In interno

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Autore L&L Communication Team
Categoria Illuminare gli ambienti
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Nella seconda parte della nostra visita ai luoghi di culto, osserviamo la luce che anima l’atmosfera spirituale dall’interno.

Di vòlta in vòlta

Gli edifici religiosi sono riconosciuti come luoghi dedicati alla contemplazione e alla preghiera del fedele. L’illuminazione lo accoglie e contribuisce all’introspezione in modi diversi a seconda dell’architettura, della sua storia e delle attività che vi si svolgono.

I contrasti tra luce e buio creano delle gerarchie e guidano il visitatore all’internoIl nostro sguardo che percorre la navata laterale di una chiesa è sospinto dal ritmo cadenzato delle vòlte e siamo così immersi nell’ambiente, che quasi non ci rendiamo conto che il corpo è rimasto fermo all’ingresso.

Duomo 4.0, versione speciale, 3000K, 58W, 40°, acciaio inox

Duomo 4.0, versione speciale, 3000K, 58W, 40°, acciaio inox Scopri progetto e credits

Duomo 2.0 / Duomo 3.0 / Duomo 4.0, versione speciale 3000K, 14W / 29W, 40°, bianco

Duomo 2.0 / Duomo 3.0 / Duomo 4.0, versione speciale, 3000K, 14W - 28W - 29W - 39W, 40°, bianco Scopri progetto e credits

Un senso di naturale riverenza accompagna i nostri passi mentre ci dirigiamo verso la navata centrale, dove l’illuminazione concentrata sulla vòlta dona un senso di protezione e magnificenza insieme. Lo sguardo è portato ad alzarsi. Che ci siano affreschi o decorazioni architettoniche, gli apparecchi illuminanti solitamente installati in quest’area sono dotati di ottiche larghe che illuminano uniformemente il soffitto.

Essendo i luoghi di culto religiosi storicamente legati a doppio filo a una committenza artistica, le opere d’arte a soffitto e a pavimento assumono molta rilevanza in questi spazi.
Alla stregua di quanto succede in un museo, la scelta di apparecchi con sorgenti ad alta resa cromatica (CRI >90) permette di mettere in risalto le opere, che siano dipinti, affreschi o mosaici.

Negli edifici religiosi moderni e contemporanei, la rappresentazione artistica figurativa o decorativa lascia tendenzialmente il posto a l'artisticità espressa dall’architettura stessa, attraverso il risalto dei volumi e dei materiali con un uso sapiente dell’illuminazione.

Nella chiesa immortalata qui sotto, la luce emessa dai profili con ottica ellittica in radenza alla parete obliqua evidenzia la trama e la geometria del soffitto in legno.
Siamo in Nord Europa e per scaldare un luogo si chiede aiuto anche alla tonalità della luce. La luce bianca 2700K e il materiale restituiscono una luce indiretta che riesce a riscaldare l’ambiente e a comunicare un senso di accoglienza. 

Neva 1.2, 2700K, 45W, 10°x40°

Neva 1.2, 2700K, 45W, 10°x40° Scopri progetto e credits

Neva 1.2, 2700K, 45W, 10°x40°

Neva 1.2, 2700K, 45W, 10°x40° Scopri progetto e credits

Gli stessi profili lineari sono installati a pavimento di questa cappella universitaria. La loro luce radente a emissione stretta scalda il colore dei mattoni ai piedi della citazione architettonica della croce scavata nella parete. In questo caso l’inserimento degli apparecchi illuminanti che corrono lungo gli spigoli obliqui tra parete e soffitto, è molto rispettoso delle zone di azione della luce naturale, “un elemento fisico di questa architettura” (Arch. Ignazio Lo Manto).

L’illuminazione artificiale degli apparecchi a LED e la luce naturale si fondono e danno vita a un’atmosfera favorevole alla preghiera e all’introspezione.

Neva 1.2, 3000K, 45W, 11° / Duomo, 3000K, 28W, 43°, antracite / Bitpop 1.0, 3000K, 8W, 42°, bianco Scopri progetto e credits

Il posizionamento degli apparecchi

Abbiamo visto diverse possibilità d’illuminazione, per la maggior parte accomunate dal posizionamento degli apparecchi in alto, lungo le navate e le vòlte.

Si tratta di una scelta
funzionale? Estetica? Entrambe.


👉
Estetica. Mettere in risalto gli ambienti architetturali richiede molta attenzione a ciò che non vogliamo mettere in risalto, tra cui il corpo illuminante in sé. Per le ragioni viste nell'articolo precedente, l’incasso all’interno di strutture storiche non è consentito nella maggior parte dei casi, e si ricorre all’uso di apparecchi da superficie come i proiettori.

La scelta di installare i proiettori sui cornicioni rientra nelle pratiche più comuni dell’illuminazione architetturale proprio per nascondere allo sguardo del visitatore i proiettori stessi lasciando spazio alla sola luce e alle emozioni che la vòlta, ad esempio affrescata, può suscitare. 

Pivot 1.7, 7W, 3000K, 45°, bianco. St. John's Co-Cathedral, La Valletta, Malta. Project by Galea Curmi Engineering, Light planning by Light Design Solution
Duomo 3.0, 3000K, 28W, 30°, bianco antico

Se ciò non fosse sufficiente, un ulteriore aiuto alla discrezione dell’apparecchio è la finitura, per mimetizzarsi nel contesto architettonico

Abbiamo proprio pensato a una finitura specifica per questi ambienti: il bianco antico, che si avvicina alle tonalità calde della pietra e degli intonaci di questi ambienti. In alternativa, si possono richiedere precise finiture RAL, che si sposino con il luogo in cui verranno installati gli apparecchi.

👉Funzionale. Nelle chiese storiche, ad esempio, la possibilità di intervento installativo è minima, proprio per evitare di intaccare oltre il necessario le strutture originali. 
L’applicazione di proiettori tramite la propria base o apposite staffe fissate alla parete in prossimità del cornicione, permette di ridurre al minimo i fori e di far scorrere i cavi lungo questi elementi architettonici.

proiettore da interno, 3000K, 58W, 40°, bianco. Santuario di Nostra Signora di Moretta, Alba, Cuneo

Proiettore da interno, 3000K, 58W, 40°, bianco. Santuario di Nostra Signora di Moretta, Alba, Cuneo

Duomo 3.0, versione speciale 3000K, 20W, 40°, bianco

Duomo 3.0, versione speciale, 3000K, 20W, 40°, bianco Scopri progetto e credits

La testa inclinabile di questa tipologia di lampade fa sì che l’emissione luminosa si possa orientare per raggiungere l’oggetto da illuminare. 

Duomo 3.0, versione speciale, 3000K, 29W, 40°, acciaio inox

Duomo 3.0, versione speciale, 3000K, 29W, 40°, acciaio inox Scopri progetto e credits

Duomo 3.0 / 4.0, versione speciale, 3000K, 28W - 39W, 40°, bianco

Duomo 3.0 / 4.0, versione speciale, 3000K, 28W - 39W, 40°, bianco Scopri progetto e credits 

Oltre a questo, particolari bracci articolati concepiti con degli snodi consentono ai proiettori di sporgersi e migliorare ulteriormente il puntamento, per arrivare a illuminare un capitello o persino al di sotto di un cornicione.

Duomo, braccio articolato

Poniamo ora il caso in cui si voglia installare il proiettore su un capitello d’imposta che abbia un volume di manovra molto limitato. Cominciamo a orientare staffa e testa dell’apparecchio, ma niente da fare: manca proprio una manciata di centimetri per consentire l’orientamento necessario a illuminare la vòlta!

Duomo, staffa scorrevole

Per situazioni come questa serve davvero una lampada “fuori di testa” che, grazie alla possibilità di scorrere sulla staffa permette alla sorgente luminosa di sporgersi e guadagnare preziosi centimetri.

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Luce sull’assemblea

Come detto nell’articolo precedente, la nostra esperienza da italiani si concentra principalmente su edifici religiosi cattolici, per cui andremo a vedere alcune chiese in cui si è scelto di rivolgere particolare attenzione luminosa alla zona fruita dai fedeli.

All’assemblea viene riservata di norma un’illuminazione uniforme, ottenuta con proiettori con ottica solitamente tra i 30° e 40°. Un’emissione larga assicura inoltre un’adeguata proiezione della luce, considerando che gli apparecchi sono installati mediamente a 7 metri di altezza. Questo tipo di illuminazione permette ai fedeli di orientarsi nello spazio e di prendere posto agevolmente prima della liturgia.

Le lampade possono essere posizionate sui cornicioni laterali come nella Basilica Santuario di Santa Maria della Neve di Napoli (prima foto) oppure possono trovare collocazione al centro della navata, come nella Chiesa degli Eremitani di Padova (seconda foto). Qui i proiettori, grazie a dedicati controlli a distanza, vengono orientati in base alle esigenze per ottenere luce sull’assemblea solo quando serve. Nella moderna chiesa del Santissimo Crocifisso di Foggia invece, sono stati previsti nei soffitti più bassi dei sistemi a binario con proiettori indirizzati sulle panche (terza foto).

Proprio in quest’ultima chiesa, di più recente costruzione (1995) e soggetta a una recente ristrutturazione, è stato possibile sviluppare un progetto illuminotecnico libero da vincoli strutturali. Sono state installate delle applique biemissione sul colonnato che abbraccia l’assemblea sfruttando l’illuminazione indiretta resa possibile dall’altezza modesta del soffitto. Dietro alle applique, dei downlight a luce diffusa indicano il percorso della Via Crucis.

Intono 4.2, 2700K, 38W, wall grazing + asimmetrica, bianco, versione speciale DALI / Turis 1.1, 2700K, 11W, bianco, DALI

Intono 4.2, 2700K, 38W, wall grazing + asimmetrica, bianco, versione speciale DALI / Turis 1.1, 2700K, 11W, bianco, DALI Scopri progetto e credits

Intono 4.2, 2700K, 38W, wall grazing + asimmetrica, bianco, versione speciale DALI

Intono 4.2, 2700K, 38W, wall grazing + asimmetrica, bianco, versione speciale DALI Scopri progetto e credits

A questo proposito proponiamo un esempio di illuminazione dedicata a questo rito.

Ogni singola stazione è racchiusa in un bollo di luce definito da un’ottica di 42°, emergendo dalla parete in penombra su cui si trova. Merito dello stelo di 30 centimetri su cui è montato l’apparecchio e del doppio snodo che permettono di orientare con precisione l’emissione luminosa. A guardarli, questi bassorilievi colpiscono per i colori vivaci con cui sono dipinti: la sorgente LED dei proiettori con indice di resa cromatica >90 restituisce i colori fedelmente.

Krill 3.0, 3000K, 4,5W, 42°, bronzo antico, stelo 300 mm

Krill 3.0, 3000K, 4,5W, 42°, bronzo antico, stelo 300 mm Scopri progetto e credits

Krill 3.0, 3000K, 4,5W, 42°, bronzo antico, stelo 300 mm

Krill 3.0, 3000K, 4,5W, 42°, bronzo antico, stelo 300 mm Scopri progetto e credits

Duomo, ottiche arretrate antiabbagliamento

God save the eye ;)
Apparecchi illuminanti orientati verso il basso potrebbero disturbare lo sguardo dei turisti che ammirano l’architettura delle navate o dei fedeli che alzano lo sguardo dall’assemblea. La scelta di lampade con ottiche arretrate, ossia con la sorgente LED posta su un piano arretrato rispetto allo schermo e per questo meno evidente, salvaguardano l’occhio e l’esperienza del turista o del fedele. Accessori antiabbagliamento come nidi d’ape e cannocchiali celano ulteriormente la sorgente luminosa.

 

Il tocco puntuale di una luce d’accento

L’illuminazione a distanza di un’ottica stretta di 6° fa sempre un certo... effetto. Viene da chiedersi da dove provenga quella luce che con grande mira centra l’obiettivo di un dettaglio architettonico o di una statua.

Come vediamo nella chiesa Saint Sulpice di Parigi riportata qui sotto, dei proiettori con quest’ottica, installati sul cornicione che sovrasta l'altare maggiore,
raggiungono con precisione le statue del Cristo, della Vergine e di otto apostoli.**


** se vi state chiedendo “ma gli apostoli non erano 12?” avete ragione,
ne mancano 4 all’appello. 
Il motivo? Pare che lo scultore Edmé Bouchardon
sia mancato prima di completare l’opera


In questo caso il contrasto tra luce e ombra carica di drammatica solennità la scena che si svolge sull’altare, fulcro degli sguardi durante la liturgia.

Siri 2.0, 3000K, 16W, 6°, antracite

Siri 2.0, 3000K, 16W, 6°, antracite Scopri progetto e credits

Siri 2.0, 3000K, 16W, 6°, antracite

Siri 2.0, 3000K, 16W, 6°, antracite Scopri progetto e credits

In una soluzione diversa per l’altare maggiore (foto sotto), vediamo l’effetto di alcuni proiettori, annidati nella sporgenza del cornicione, che perseguono finalità diverse con ottiche diverse.

📌📌 Due proiettori con ottica 40° sono posti in corrispondenza dei capitelli d’imposta che incorniciano la parte superiore del catino absidale ed evidenziano grazie alla luce radente il disegno architettonico della parete.

📌 Un proiettore con ottica 8° illumina il leggìo 

📌📌 Due proiettori, posizionati uno per lato dell’abside, rivolgono un’emissione con ottica 17° verso il crocifisso, originando dei profili d’ombra emblematici.

Duomo 3.0, versione speciale 3000K, 29W, 40°, bianco / Ginko 2.0, 3000K, 7W, 8°, bianco / Ginko 2.0, 3000K, 7W, 17°, bianco

Duomo 3.0, versione speciale, 3000K, 29W, 40°, bianco / Ginko 2.0, 3000K, 7W, 8°, bianco / Ginko 2.0, 3000K, 7W, 17°, bianco Scopri progetto e credits

Ci spostiamo a Malta e sbirciamo da delle strette fessure dentro a una cappella dalle linee contemporanee. Una luce d’accento proveniente da un proiettore colpisce il Cristo e, complice lo sfondo dai toni violacei, ci fa respirare un’atmosfera eterea e mistica.

Spot, 3000K, 8W, 20°

Spot, 3000K, 8W, 20° Scopri progetto e credits

Spot, 3000K, 8W, 20°

Spot, 3000K, 8W, 20° Scopri progetto e credits

A latere

Tra gli elementi da considerare nel progetto illuminotecnico di una chiesa con struttura tradizionale, ci sono gli altari votivi.

Nelle cappelle poste lungo le navate laterali o agli estremi del transetto, gli altari votivi richiedono un’illuminazione che ne renda visibile la presenza senza accentrare oltremodo l’attenzione, solitamente riservata all’altare maggiore. Anche in questo caso, se ci sono pale d’altare o dettagli cromatici da esaltare, sono raccomandabili apparecchi ad alto indice di resa cromatica.

Ciak 2.7, 2700K, 5W, 32°, bianco

Ciak 2.7, 2700K, 5W, 32°, bianco Scopri progetto e credits

Stesso luogo, diversa atmosfera

Momenti e funzioni diverse richiedono luci diverse: l’illuminazione durante una liturgia dovrebbe differire dalla fruizione quotidiana. Nel primo caso i fedeli sono in relazione con il celebrante mentre nel secondo ogni persona si dedica a momenti di preghiera individuale.  

Per questo possono essere impostati diversi scenari luminosi ad hoc da attivare in base alle esigenze o programmati. Sappiamo quanto l’atmosfera di un ambiente sia strettamente connessa all’intensità di luce. Gli apparecchi illuminanti dimmerabili permettono di calibrare l’intensità dell’emissione creando proprio la situazione desiderata. 


💡 📞 💡
Può accadere di dover rinnovare l’illuminazione di un ambiente
e di doversi adattare all’impianto elettrico esistente, garantendo anche facilità e comodità di utilizzo. Se un apparecchio che risponde al progetto per caratteristiche tecniche ed estetiche è privo di comando PUSH è sempre possibile farne richiesta come speciale.


Oltre all’intensità della luce, l’atmosfera viene resa anche grazie alla
tonalità della luce scelta per l’ambiente e per gli elementi che vogliamo esaltare. Solitamente nei luoghi di culto si propende per sorgenti con temperatura di colore 3000K o tonalità più calde, che richiamano alla mente le vecchie lampade ad olio e candele e che favoriscono il senso di accoglienza e intimità propri di questi luoghi. Se si vuole andare oltre al bianco 2700K possiamo realizzare su richiesta apparecchi con temperatura 2200K oppure ambra.

Talvolta la scelta della tonalità della luce può prendere vie meno consuete. È il caso di questa chiesa tedesca, dove la zona dell’altare maggiore all’occorrenza può essere rivestita di colore grazie ad incassi RGBW. La zona dell’altare immersa nel viola si stacca dalla navata centrale illuminata con un bianco 3000K facendoci percepire che laggiù accade qualcosa di speciale e mistico.

Duomo 2.0 / 3.0, versione speciale 3000K, 14W - 28W, 30°, bianco / Bright 5.H, RGBW, 20W, 20°

Duomo 2.0 / 3.0, versione speciale, 3000K, 14W - 28W, 30°, bianco / Bright 5.H, RGBW, 20W, 20° Scopri progetto e credits

Ci siamo soffermati sul sagrato e sulla spianata dei luoghi di culto, abbiamo percorso le navate delle chiese, alzato il capo agli affreschi e alle volte e abbassato lo sguardo verso l’altare maggiore.

Ora siamo curiosi di conoscere la tua esperienza e il tuo progetto, e se desideri una consulenza

scrivici!