Abitazione privata

LocalitàMilano
ProjectDVDV Studio Architetti
Light planningDVDV Studio Architetti
PhotoAlessio Tamborini

“Periferia sud Milano, un monolocale con terrazzo al primo piano ed un trilocale al piano terra esposto a nord e con le aperture a sud tarpate da abusivismi degli anni ’20. Il committente decide di collegare le due unità costruendo una nuova scala interna. Il progetto riorganizza lo spazio operando sui volumi e non sulla pianta, questo approccio scoprirà presto la necessità di un piano di sosta intermedio in senso verticale. Si farà così una passerella in ferro a quota due e venti sui cinque totali che diventerà, insieme alla scala, l’asse di simmetria, rotazione, scorrimento dell’intero appartamento. Pianta e sezione vengono stretti al centro, come farfalle di pasta sfoglia, intorno a questi due raddensamenti centrali.

Spazi, volumi e funzioni si intrecciano morbidamente aprendo vie d’accesso e circolazione a luce, aria e vista. Le partizioni verticali, poche, non possono che essere vetrate, ammorbidite da grandi tendaggi da tirare nelle ore della privacy. Il committente, un giovane imprenditore delle telecomunicazioni, ha scoperto insieme all’architetto di possedere non due piante sovrapposte ma un volume da percorrere ed abitare in tutte le direzioni. E quando, intorno alle 11 del mattino, un raggio di sole si posa sul pavimento del piano terra passando per la scala e trafilando fra le lamiere forate, è felice.”

DVDV Studio Architetti

 

La nuova struttura in ferro, ideata come raccordo verticale tra il piano terra e il primo piano, crea anche un collegamento tra il soggiorno e la cucina e funge da controsoffitto nella zona di passaggio tra i due ambienti. Sette Trevi 1.0 (3000K, ottica diffusa, 613 mm) integrati nella struttura illuminano questa zona intermedia sottostante: dei profili lineari da esterno e immersione sono qui usati in maniera non convenzionale e sono stati scelti per la forma minimale e le testate in inox altamente rifinite, che ben si adattano al soppalco accentuandone lo stile industriale.

Il medesimo apparecchio Trevi di lunghezza 1208 mm trova un’ulteriore applicazione inusuale nella parete della cucina. Montato su superficie in diagonale segue idealmente la linea della scala al primo piano e dei tiranti della struttura in ferro diventando, come un’applique, sia un elemento di illuminazione sia un elemento di arredo minimale e industriale.

Nello spazio di passaggio sei incassi Simply 1.0, a luce diffusa e finitura cromato perla, punteggiano la base della parete grezza. Nel bagno, in corrispondenza dello specchio, è stata scelta l’applique Ella IN bianca a luce diffusa, che si sposa con le forme minimali e geometriche dell’arredamento, mentre lo spazio della doccia viene definito da un’illuminazione RGB dell’incasso Beam 1.0 in finitura acciaio inox.

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